
Monreale, 4 ottobre 2018 – Stendibiancheria, paletti, sedie davanti l’uscio di casa. L’articolo (seguitissimo) che abbiamo pubblicato martedì scorso (VEDI LINK) ha toccato alcuni nervi scoperti di alcuni concittadini, ma soprattutto ha evidenziato un comportamento diffuso in diverse aree del paese, che però, in alcuni casi, potrebbe trovare una valida giustificazione.
Trovare parcheggio a Monreale non è un’operazione facile e chi abita nel centro urbano lo sa bene. Alcuni proprietari di negozi o appartamenti hanno adottato quindi lo stratagemma di collocare sedie, cassette o altri “ostacoli” a bordo strada per riservarsi il parcheggio.
In alcuni quartieri di Monreale ci sono strettissime vie e l’ingresso delle abitazioni è al margine della strada, mancano i marciapiedi o a volte sono molto ristretti, e i residenti faticano ad entrare in casa. Ed ecco che nasce l’esigenza di occupare il posto davanti casa per garantirsi l’accesso. Ma si tratta sempre di un escamotage scorretto? A rispondere alla nostra domanda il Comandante della Polizia Municipale di Monreale, Luigi Marulli.
Esiste una regola tecnica che viene disciplinata dal Codice della strada, anche se in taluni casi non sempre può essere applicata a causa delle caratteristiche di alcune vie, specie le più strette. Ma laddove la larghezza della carreggiata lo permette invece di occupare il suolo pubblico con stendipanni e sedie può essere richiesta l’autorizzazione al Comune.
“Nel rispetto della condizione della sede stradale, che sarebbe quella di mantenere una certa larghezza della carreggiata – spiega il Comandante Marulli – e laddove è possibile rispettare una specifica tipologia di prescrizione tecnica, vengono rilasciate le autorizzazioni per le installazioni di paletti o fioriere”.
Ma a fronte degli autorizzati ci sono gli abusivi. Proprio in via Miceli la settimana scorsa è stato eseguito un controllo che ha determinato la rimozione dei paletti installati abusivamente e il ripristino dello stato dei luoghi a carico del sanzionato. Una multa che è costata 169 euro per occupazione di suolo pubblico.
Le piante ornamentali? “In genere sono tutte disciplinate – afferma Marulli –, si stratta di richieste in gran parte autorizzate. I cittadini fanno richiesta di posare sul suolo pubblico una pianta, donandola al comune che concede l’autorizzazione. Questa è la prassi che il comune utilizza, ma ovviamente devono esserci le condizioni tecniche – precisa – affinché possa essere accolta la richiesta e venire rilasciata l’autorizzazione”.
“In alcune vie, davanti l’uscio delle abitazioni non c’è la possibilità di collocare un marciapiede largo almeno un metro e 10 centimetri, adatto anche al passaggio di una carrozzina. Purtroppo la scarsa dimensione della strada non lo permette, anche perché diversamente non passerebbero le automobili, basti pensare alla via A. Veneziano. E Monreale ha una struttura tale che a volte non consente di rispettare alla lettera l’art. 20 del codice stradale. Le situazioni devono essere valutate tenendo conto della norma ma anche di fattori tecnici”.
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