
Palermo, 5 dicembre 2018 – Si è svolta ieri all’Archivio Storico di Palermo la presentazione della mostra fotografica ”Sandro Pertini la nobiltà della politica” a cura di Stefano Corretti e Maurizio degl’Innocenti.
La mostra celebra il quarantesimo anniversario dell’elezione a presidente della Repubblica di Sandro Pertini, avvenuta nel 1978. Pertini rimase in carica fino al 1985.
Ad aprire la conferenza è stata Eliana Calandra, direttrice dell’Archivio Storico di Palermo, che ha ringraziato la ”Fondazione di studi storici Turati” e i prof. Stefano Corretti e Maurizio degl’Innocenti per aver scelto l’archivio come location per la mostra. La Calandra ha espresso la sua ammirazione nei confronti di Pertini: “la eccezionalità della sua vicenda è che sia riuscito a conquistare il rispetto di tutti, anche degli avversari più accaniti”.
Secondo molti il presidente appariva come un uomo a volte brusco, ma estremamente coerente e fedele a se stesso e ai suoi ideali politici, così fedele da non rinnegare i suoi valori neanche quando fu arrestato o esiliato, e proprio per la sua fermezza riuscì a conquistarsi il rispetto.
Secondo l’assessore Marano Giovanna la mostra “è una grande esperienza educativa che riesce a mettere insieme storia e pedagogia portando ad apprendere la nostra democrazia e la cittadinanza”. Sandro Pertini fa parte della generazione che ha combattuto con la resistenza, che ha lottato per difendere i principi di libertà e di uguaglianza, ha collaborato alla crescita della nostra repubblica con dedizione e impegno. La mostra, continua Marano, deve essere vista dalle scuole così da far apprendere con maggior facilità ai nostri studenti il nostro passato.
Il professor Maurizio degl’Innocenti ha spiegato che tutto il materiale utilizzato per la mostra è preso dalla fondazione Turati, e ha ricordato che Pertini fu un intransigente combattente per la libertà e seppe assolvere al suo mandato con assoluta imparzialità. Sosteneva il Partito Socialista Italiano, ma durante il suo mandato scelse di non rinnovare la tessera di aderenza al partito così da non fare disparita tra le parti”.
“Pertini – ha spiegato Stefano Corretti – riuscì a risollevare l’Italia durante un periodo di grande crisi sociale ed economica”. A lui toccò un grande compito, quello di risanare lo stato italiano, stato che ancora piangeva le sue ferite dovute alla guerra e a nuove difficoltà che affliggevano il paese, come il delitto Moro, la mafia e la criminalità organizzata, ma grazie ai suoi ideali e ai suoi principi di uguaglianza e di libertà riuscì nella sua impresa di far risorgere lo stato italiano.
“Sii sempre in ogni circostanza e di fronte a tutti un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo” Sandro Pertini.
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