Monreale, 7 febbraio 2018 – Conto alla rovescia per il razionamento dell’acqua a Palermo. Il piano di turnazione è pronto ma per avviarlo si attende da Roma la proclamazione ufficiale dello stato di emergenza. Si inizierà con la zona sud della città, ovvero Brancaccio, poi si proseguirà con il centro per arrivare a Mondello. Una soluzione che si era ormai resa necessaria perché gli invasi che servono Palermo e la provincia sono a secco.
In una panoramica fotografica dei tre invasi principali, Lago di Piana degli Albanesi, Lago Poma e Scanzano, è evidente come il campanello d’allarme iniziò a suonare già anni fa. Dal 2005 ad oggi è avvenuto un progressivo prosciugarsi dei laghi, una situazione davvero desolante. A Palermo i quattro invasi nell’anno 2017 avevano una disponibilità di meno di 73 milioni di metri cubi d’acqua, a fronte di una capacità massima superiore a duecento milioni. Adesso in tutto sono disponibili meno di 21 milioni di metri cubi di acqua. Lo scorso anno, nello stesso periodo, la quantità era quattro volte superiore.
Nell’invaso Poma sono rimasti 5 milioni di metri cubi d’acqua a fronte di una capienza di 72,5 milioni. A gennaio del 2017 aveva più di 25 milioni di metri cubi di acqua adesso è arrivato a 5.

A Piana degli Albanesi soltanto 1,67 milioni di acqua quando il bacino potrebbe contenerne oltre 32 e Rosamarina che ha una capienza di 100 milioni ne conta 14. Il livello dell’acqua è sceso dai 4 ai 5 metri e quello che rimane è fango e detriti, un lago ridotto a pozzanghera. La siccità e il pompaggio d’acqua verso il capoluogo siciliano hanno prosciugato il bacino. A indicare di quanto si è abbassato il lago il colore segnato sulle pareti della diga. L’acqua viene utilizzata per scopi irrigui dalla città di Palermo.

Lo Scanzano sopravvive con appena 0,68 metri cubi, partiva da 1,53 adesso è quasi a secco. Il lago artificiale è quello che registrava l’anno scorso la situazione peggiore: era pieno al 13,42 per cento. Il lago rientra territorialmente nel comune di Piana degli Albanesi e, solo in parte, in quello di Monreale. Si trova nei pressi di Marineo e Mezzojuso ed è visibile dal bosco di Ficuzza. Il piccolo lago è formato dal torrente Scanzano, affluente dell’Eleuterio, che, sbarrato nel 1962, alimenta l’invaso artificiale.

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